martedì 26 aprile 2011

Era Pasqua anche qui!

Ciao ragazzi!!!
Buona Pasqua in ritardo a tutti voi!!!
Volevo rendervi partecipi dell'esperienza pasquale che abbiamo avuto andando a trovare una famiglia di italo-americani (parenti di qualche mio parente, ma non miei parenti direttamente) ad Altoona...da qualche parte nel centro della Pennsylvania...
Siamo partiti da Philly sabato verso le 12 intenzionati a fermarci a Lancaster per vedere lo stile di vita della famosa comunita' Amish ancora cosi' presente sul territorio della Pennsylvania...ma arrivati nella suddetta citta' ci siamo trovati davanti a casette perfettamente paragonabili a quelle che si vedono a Philadelphia, con vialetti esattamente sovrapponibili a quelli di old city e pieni di macchine ben lontane dal somigliare a dei carrettini...
Quindi decidiamo di proseguire sulla nostra Hyunday rossa alla volta di Bird-in-hand...! I piu' maliziosi di voi a questo punto staranno gia' ridendo per il nome della citta'...ma sappiate che in inglese la parola Bird si riferisce solo al volatile...nessun doppio senso!!! :-)
Finalmente a Bird-in-hand troviamo il paesino "campagnoso" che ci aspettavamo, pieno di fattorie e di animali nei prati, pieno di strani mezzi di trasporto (pensate che sia comodo usare una bicicletta senza pedali che si spinge come fosse un monopattino?) e con tanto di corsia preferenziale per i carrettini...bello bello bello!!!
Ci fermiamo a mangiare in un posticino tipico con cucina Amish buona e genuina dove speravamo di mangiare il famoso hamloaf...
Luca e' riuscito nell'intento, ma per me nulla...anche gli amish usano l'aglio...pazienza!
Dopo qualche foto di rito ai dintorni decidiamo di partire per Altoona dove ci aspettano per cena. Il viaggio e' stato piacevole e colorato...tanti alberi, tante foreste, qualche fiume e qualche marmotta sul nostro cammino e dopo 3 orette arriviamo a destinazione giusti giusti per cena, senza pensare, pero', che qui negli USA si cena alle 6pm...! Noi ci siamo tranquillamente presentati alle 8pm...che bella figura, no comment!

E poi e' arrivata la domenica di Pasqua e abbiamo imparato varie cose...
- gli italo-americani, anche se sono qui da 40 anni rimangono italo nei modi, sono gentili e tanto ospitali,
- le uova sode si colorano solo se aggiungi un cucchiaio di aceto nell'acqua,
- le teen-agers americane sono davvero come si vedono nei film,
- i gatti tengono lontani dai raccolti sia i chipmunks che gli squirrels,
- gli americani non danno la mano durante il segno della pace perche' sono terrorizzati dai germi, ma poi
  bevono il vino tutti dallo stesso calice durante il rito della comunione...(?)
- il piatto tipico del pranzo Pasquale e' il prosciutto cotto al forno con l' ananas,
- le poltrone reclinabili sono davvero comode,
- se finisci al pronto soccorso e non hai l'assicurazione sanitaria devono curarti comunque e il governo
  paghera' per te,
- la benzina puo' chiamarsi anche gasoline oltre che fuel,
- e' quasi impossibile trovare un uovo di Pasqua di cioccolato...per fortuna che c'e' mamma Lucia che li
  spedisce dall'Italia!!!

Bacini a tutti!!!

lunedì 25 aprile 2011

La linea d'ombra..

La linea d'ombra la nebbia che io vedo a me davanti per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo mi offrono un incarico di responsabilità portare questa nave verso una rotta che nessuno sa è la mia età a mezz'aria in questa condizione di stabilità precaria ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome il fondo del caffè confonde il dove e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare.
Mi offrono un incarico di responsabilità mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante il pensiero della responsabilità si è fatto grosso è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura cosa sarò dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio "la vita non è facile ci vuole sacrificio un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione" arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione e adesso è questo giorno di monsone col vento che non ha una direzione guardando il cielo un senso di oppressione ma è la mia età dove si sa come si era e non si sa dove si va, cosa si sarà che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo l'astrologia che mi racconta il cielo galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare. Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone mi offrono un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione.

mercoledì 20 aprile 2011

Society..

Oh it's a mystery to me.
We have a greed, with which we have agreed...
and you think you have to want more than you need...
until you have it all, you won't be free.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.

When you want more than you have, you think you need...
and when you think more then you want, your thoughts begin to bleed.
I think I need to find a bigger place...
cause when you have more than you think, you need more space.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.
Society, crazy indeed...
I hope you're not lonely, without me.

There's those thinkin' more or less, less is more,
but if less is more, how you keepin' score?
It means for every point you make, your level drops.
Kinda like you're startin' from the top...
and you can't do that.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.
Society, crazy indeed...
I hope you're not lonely, without me
Society, have mercy on me.
I hope you're not angry, if I disagree.
Society, crazy indeed.
I hope you're not lonely...
without me.



http://www.youtube.com/watch?v=pRUGvArWXLk

venerdì 15 aprile 2011

Ah.. I Biotecnologi!!!!!


Coltura di batteri Esprimenti diverse forme di proteine fluorescenti.
Geniale!!!!!
A San Diego beach scene drawn with an eight color palette of bacterial colonies expressing fluorescent proteins derived from GFP and the red-fluorescent coral protein dsRed. 
The colors include BFP, mTFP1, Emerald, Citrine, mOrange, mApple, mCherry and mGrape. Artwork by Nathan Shaner, photography by Paul Steinbach, created in the lab of Roger Tsien in 2006.

martedì 12 aprile 2011

A volte..

A volte ti chiedi se davvero ne valga la pena..
Sacrifichi la tua vita personale in nome di una cosa chiamata scienza..
Ti muove la passione, fin da quando eri piccolo e ti piaceva fare gli esperimenti con la terra o mischiando i detersivi con lo shampoo nel lavandino di casa dei tuoi genitori..
In un attimo ti trovi alle medie, liceo, universita', dottorato.. una vita intera sui libri.. perche' e' giusto cosi'..
perche' il tuo percorso e' questo.. perche' e' quello che vuoi fare..
Poi la realta' inizia a farsi viva, quell'alone opaco che ti annebbiava un po' la vista lentamente si dirada d'innanzi a te.. e inizi a capire..
qual'e' il fine ultimo del mio lavoro?
Trovare soluzioni a problemi, cercare di scoprire meccanismi utili a guarire le malattie..
Migliorare la qualita' della vita delle persone, ridurre le loro sofferenze..
nobili intenzioni.. ma a che prezzo.. chi mi restituisce gli anni rinchiusi nella mia stanza a Solaro a studiare mentre tutti i miei amici si divertivano?
Si' certo con il mio lavoro viaggio, non sarei a NY se facessi l'idraulico..
Ma poi?
Che cosa sara' di noi dopo? avremo mai un futuro? Riusciro' mai a farmi una famiglia se ogni 3 anni mi devo spostare in questa o quell'altra citta' in nome della scienza?
Ne vale davvero poi cosi' tanto la pena?
Ci muoviamo e facciamo il nostro lavoro principalmente per passione..
Ma la passione si puo' mangiare?
Daro' pane e passione ai miei figli quando avranno fame?
Li vestiro' con la passione?
Li faro' studiare con la passione?
E quando mi chiederanno consigli sugli studi cosa diro' loro?
Studia e fai come il tuo papa' che in Italia non se lo fila nessuno e non puo' fare il suo lavoro perche' in Italia se chiedi alla gente non sa nemmeno cosa fa un ricercatore?
Chiedi alla gente chi e' Lele Mora o Costantino.. ti diranno anche il loro codice fiscale..
Perche' il mondo va alla rovescia?
Perche'????
Ne vale davvero la pena cercare di curare le malattie di persone che non si curano minimamente di chi sei e quanto possa essere importante il tuo lavoro?
Non ho mai incotrato nella mia vita nessuno che mi dicesse che il mio lavoro non e' utile..
Tutti quanti mi dicono che e' uno schifo, una vergogna, la fuga dei cervelli bla bla bla..
E allora se la pensiamo tutti cosi' perche' le cose non cambiano mai?
Perche'??????

Luca

venerdì 1 aprile 2011

Un pensiero da oltre oceano

Ciao ragazzi!
Sono qui nella mia casetta a Philadelphia e stavo pensando...si sta bene qui, ma mi mancano tanto i miei amici e la mia famiglia...
Philly è proprio una bella città, ci sono tante cose da fare durante il week end...ma purtroppo non ci sono Fiore, Aldo, Giulia, Andrea, Bhushan, Margherita, Greta e Orazio ad uscire insieme a noi...e non c'è  quel mito di Cristian che ci raggiunge per l'aperitivo o per una festa milanese...
Le nostre casette qui sono davvero carine, ma purtroppo non ci sono Francesco e Veronica nella casa accanto...
Il laboratorio mi piace e mi trovo bene, ma purtroppo non ci sono Clara, Miky C, Rita, Olly, Sèra, Miky B, Francesca, Giorgio, Giulia, Giovanna e Fra (Ueuè) la mattina quando arrivo a lavoro...
Non si può neanche organizzare una rimpatriata di ex RUMiani, perchè purtroppo Cinci, Chiaretta, Mic, Crikkiolina, Matti, Geppe, Dan e Steffo non sono a portata di treno...
Qui intorno ci sono tanti fiumi e tante gru, ma non ci sono il piccolo Francesco, Silvia e Pino con cui andare a vederli...
Non ci sono i Lauri, i Fulvi e Davide ad aspettarci quando torniamo a casa per il week end...
E soprattutto non ci sono i miei genitori, i miei fratelli e il mio nonnino da cui tornare per il week end...
Insomma qui sto bene, mi piace tutto, ma mi mancate!!!
Un abbraccio a tutti,
Sam.

P.S:"Happyness is real only if shared...!"